Il mondo sta vivendo una situazione di emergenza che deve ancora raggiungere il suo apice. Il Covid- 19, noto a molti come Coronavirus, sta annientando l’intero globo. Una pandemia di queste dimensioni non si era mai vista, tanto che in molti Paesi il governo ha dovuto adottare delle riforme altamente restrittive per contenerne la diffusione, come per esempio la quarantena forzata per l’intero Stato. La preoccupazione e il senso di isolamento e abbandono rendono queste giornate interminabili per tutti, dal personale sanitario costretto a lavorare con orari insostenibili, a tutti i lavoratori che sostengono la filiera alimentare e farmaceutica; dagli anziani che vivono da soli, ai giovani che fino a qualche settimana prima si incontravano con gli amici il pomeriggio, praticavano sport o altre attività, magari uscivano la sera e si sentivano dunque liberi di esprimere sé stessi e vivere la propria vita liberamente. I ragazzi in terapia intensiva sono fortunatamente pochi, ma quelli che sono a casa da scuola, senza possibilità di incontrare i propri amici o stare insieme ai propri fidanzati, sono veramente molti. Per gli adolescenti lo sport è sempre stato un punto di sfogo, ma da quando le palestre e i campetti sono stati chiusi e l’uscire di casa senza una reale necessità è stato proibito, i ragazzi sono costretti a chiudersi in casa tutto il giorno e molti di loro mostrano insofferenza e nervosismo. Fortunatamente la tecnologia sta avanzando velocemente e ciò permette ai ragazzi di non sentirsi totalmente isolati. Le scuole per esempio,
impartendo lezioni online, hanno dimostrato che l’istruzione può varcare ogni confine. Dalle scuole elementari alle università, infatti, sono cominciate da qualche tempo, le videolezioni online che si svolgono come normali lezioni scolastiche, con compiti per casa, interrogazioni e verifiche. Il fatto che si svolgano di mattina, in orario scolastico, porta, però, ad un sovraccarico delle reti telefoniche e delle linee internet, perciò spesso le connessioni sono lente e difficoltose, ma per i ragazzi questo è solo un piccolo problema che affrontano volentieri pur di ritornare, anche se solo in parte, alla quotidianità. Si dimostrano, infatti, spesso entusiasti e partecipi, come a dire che nulla potrà mai abbatterli. Anche gli insegnanti si mostrano sempre disponibili a parlare e
tranquillizzare i ragazzi sulla situazione che stanno vivendo. Questo isolamento forzato sta inoltre facendo maturare in fretta i giovani, sta insegnando loro il vero valore di un abbraccio o di un bacio, che altrimenti davano per scontato. Li sta preparando alla vita vera, quella in cui nulla e nessuno è mai al sicuro, quella in cui tutto può capovolgersi in un istante, quella fatta di piccoli gesti. Sta insegnando loro a riflettere e ad essere più umili e solidali verso chi ne ha più bisogno. Questo isolamento sta facendo emergere tutto il buono che ogni persona ha dentro di sé. Sono infatti milioni gli improvvisati cantanti e musicisti che durante queste serate di paura, malinconia e solitudine si esibiscono dalle proprie terrazze per dare forza e coraggio agli altri, per non parlare
dei numerosi volontari che si sono offerti di portare la spesa a casa degli anziani bisognosi. La speranza è che questa pandemia si risolva presto e col minor numero possibile di decessi, ma anche che tutti gli insegnamenti appresi durante questi lunghi mesi non vengano dimenticati e continuino ad essere trasmessi generazione dopo generazione.
Bernardotti Elena Classe 1CL