In questo periodo caotico, che tutto il mondo, la Cina prima di tutti, poi Italia, Spagna, Europa tutta,Usa, sta attraversando, sono emersi gli stati d'animo più negativi. Tutti sono dominati da paura, incertezza, insicurezza e ansia, causati da un virus comparso all'improvviso nelle nostre vite e che si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo, anche nelle regioni più isolate. Siamo tutti costretti a stare rinchiusi in casa nostra, "imprigionati" nelle nostre stesse mura, a difenderci da un nemico che non vediamo neppure, se non nei numeri che aumentano ogni giorno al telegiornale, o quando tocca noi, o qualcuno vicino a noi. La situazione di emergenza degenera di giorno in giorno e purtroppo non tutti riusciamo a essere abbastanza collaborativi da far dei sacrifici necessari per almeno rallentare la diffusione di questo virus, che alcuni chiamano addirittura "democratico", perché non risparmia nessuno. 
Tuttavia quel che più scalda il cuore di questo spaventoso fenomeno, dominato da sentimenti che ci spingono a chiuderci in noi stessi, è il desiderio di stare vicini più che mai, uniti nel Paese in cui si sta vivendo questa emergenza. Tutti vogliono ritornare alla normalità, a stare vicini, e questo desiderio ci unifica, ci rende un'Unità, ci fa recuperare il sentimento patriottico per la nostra nazione tragicamente provata. Possiamo condividere questo sentimento con altri paesi, però nulla può essere paragonato a quel che rende l'unità italiana così vicina e solida, nonostante la quarantena, proprio perché i numeri che detestiamo sentire, sono cresciuti molto rapidamente. 
Le canzoni cantate dalle proprie finestre, le luci, gli applausi per coloro che hanno inciso sulle proprie guance il segno delle mascherine, il tricolore che viene esibito con orgoglio in ogni luogo, dai cieli ai muri di vari monumenti, non solo in Italia, sono tutti gesti commoventi, fatti per farci sentire così vicini da essere uniti. In un’epoca in cui l'uomo tende ad alienarsi, isolarsi grazie o a causa della tecnologia, e nella quale il contatto umano e la vicinanza erano oramai dati per scontati, siamo uniti in quell'unico desiderio, cioè che tutto torni come prima e che vada tutto bene.
 
Marina Obradovic 5CL