La disabilità è una condizione non curabile che non permette di svolgere alcune attività. Dunque dei"non", che ci parlano apparentemente di esclusione, ma che nascondono altrettante potenzialità. Da secoli sono presenti odiosi pregiudizi che circondano questa condizione, ma finalmente oggi, grazie anche alla giornata internazionale delle persone disabili e all'impegno di molti, si possono dire in gran parte superati. L’importanza della giornata che celebriamo oggi non è legata al ricordare che siamo tutti uguali, ma che siamo tutti diversi e che sono proprio le nostre differenze ad unirci e a renderci speciali. In questo ambito la nostra scuola ha sempre promosso attività volte all’inclusione per tutti noi studenti. Si pensi al "Gioco anch’io", a cui ho avuto l’opportunità di partecipare. Un'esperienza unica, un progetto sportivo che vede in campo ragazze e ragazzi disabili e non, che in palestra possono svolgere diversi giochi, come il baskin (basket inclusivo). Il Masotto si è sempre impegnato in iniziative inclusive, come la creazione di un laboratorio di robotica educativa o di caviardage e nella progettazione di un orto didattico. Proposte che solo temporaneamente sono state bloccate a causa dell'emergenza sanitaria, la quale non ha comunque impedito ai ragazzi e alle ragazze di trovare, anche durante le lezioni in DAD, momenti davvero significativi per sentirsi amici, vicini, parte di una classe. Dopo la chiusura della scuola, infatti, siamo riusciti a creare dei momenti di grande valore con la mia carissima amica Cristina. Insieme, grazie all’aiuto dei nostri professori, le abbiamo fatto una sorpresa: ha risposto a delle domande che le abbiamo posto in inglese e poi è stato creato un video, per il quale ci siamo tutti emozionati.
Le persone disabili hanno pregi e difetti come ogni individuo, non ci deve essere né pietà né mancanza di rispetto, ma semplicemente inclusione e convivenza, poiché la sola infermità è la mancanza di cuore.
Laura Martino, classe 4CL