Continuiamo ad attualizzare il Sommo Poeta attraverso le rivisitazioni dell’accademia della Crusca.

Che voce avrai tu più, se vecchia scindi

da te la carne, che se fossi morto

anzi che tu lasciassi il "pappo" e 'l "dindi" [...]

Purgatorio XI, 103-105

 

Dante esemplifica così il linguaggio bambinesco (usato, più ancora che dai bambini, dagli adulti che parlano ai bambini), fatto di strutture fonologiche semplici e ripetitive e di onomatopee. Il significato delle due voci è, rispettivamente, “pane” o “cibo” (normalmente si trova come pappa, femminile) e “denari, monete” (come plurale o con valore collettivo).

P.D’A.

Questa espressione usata da Dante nel sesto canto del Purgatorio ricorda la grave crisi che l’Italia sta vivendo oggi a causa della pandemia, infatti cibo e denaro sono quelle necessità che, tra le tante altre,  più colpiscono il popolo italiano. La chiusura delle attività commerciali ha aggravato la situazione economica del paese, causando povertà e addirittura la perdita del lavoro di moltissime persone. Con il lockdown sempre più persone si sono ritrovate con forti difficoltà a procurarsi da mangiare, tanto che Il 45% dei nuovi poveri che si sono rivolti alle strutture della Caritas lo hanno fatto per la prima volta. Tutti noi ricordiamo bene le immagini delle lunghe file in attesa di un pasto caldo alla Caritas e tra quelle file ci sono anche le famiglie di ristoratori, negozianti, artigiani e non solo, che sono tra le più colpite dalla crisi causata dal lockdown. Tuttavia, non solo i commercianti sono in forte difficoltà, ma anche le donne e i giovani. Le donne che hanno chiesto aiuto ai servizi Caritas, subito dopo il lockdown, sono state il 54,4% del totale contro il 50,5 del 2019. Il numero dei giovani tra 18 e 34 anni sotto la soglia di povertà è passato dal 20% del 2019 all’attuale 22,7. Tra i nuovi poveri crescono anche le famiglie con minori. Resta stabile invece la grave marginalizzazione, quella dei senza dimora. Con la pandemia si sta verificando un nuovo fenomeno: una sorta di normalizzazione, e soprattutto di diffusione, della povertà di persone e famiglie che a inizio anno non sarebbero mai state considerate povere da qualsiasi tipo di analisi.
Commento di Arianna Rosa 5CL