Nei giorni 7 e 8 febbraio 2019 tutte le classi terze del Liceo Masotto hanno partecipato al progetto MIGRANTI, incontrando un volontario ed un rifugiato del Centro Astalli di Vicenza, un’organizzazione che si occupa dell’accoglienza dei profughi.
Il Centro Astalli, che si trova in molte città italiane, come Vicenza, Trento e Catania, è il ramo italiano dell’associazione JRS (Jesuit Refugee Service), gruppo di gesuiti con l’intento di aiutare i bisognosi.
Noi ragazzi della classe 3^CL abbiamo ascoltato con interesse e partecipazione la storia raccontata da Q., proveniente dalla Costa d’Avorio, che agli inizi degli anni 2000 fu costretto a lasciare il proprio Paese e a interrompere i suoi studi universitari a causa della guerra che stava emergendo con i Francesi, per trovare una vita migliore. Intraprese così un viaggio difficile che gli cambiò la vita, attraversando la Nigeria, il deserto del Sahara, per finire in una fossa comune dove lo hanno protetto i corpi dei compagni uccisi.
Dalla Libia poi, attraverso i barconi, giunse in Turchia. Successivamente attraversò l’Europa dell’est, arrivando in Slovenia e infine in Italia. Ci ha raccontato di essere stato perfino alcune volte in prigione, ma, nonostante ciò, è riuscito a non perdere la speranza. “Nessuno - ci ha assicurato - lascia volentieri il proprio Paese, la propria casa e gli affetti.” Il suo intento infatti è quello di ritornare in Costa d’Avorio per aiutare il suo popolo a risollevarsi. Tante persone come lui fuggono dalla loro patria in cerca di una vita normale, separandosi dagli affetti delle famiglie e dagli amici più cari. Raramente abbiamo occasione di ascoltare le loro storie, anche perché le guerre, le violenze e i soprusi che avvengono nel mondo trovano poco spazio nei media italiani.
Con queste testimonianze autentiche il Centro Astalli vuole trasmettere ai giovani nelle scuole il valore dell’accoglienza e le basi di una società interculturale, in cui le diversità etniche e religiose siano considerate una ricchezza e non un ostacolo per il nostro futuro.
Bertelli Sofia Elena, classe 3^CL