L’Italia è in ginocchio: ristoranti, bar, pizzerie, attività produttive non essenziali sono chiuse, il mio adorato Paese, dai mille volti e dalla cultura sterminata sembra non ritrovare più il suo splendore, che tanti davano per scontato, ma che ora apprezzano come mai. Questa è la drammatica fotograa della situazione con cui ci ritroviamo a fare i conti, molti la deniscono una guerra, ma il nemico con cui ci battiamo è nascosto, subdolo, vigliacco e le trincee stanno nei nostri ospedali.
Questo virus spesso sceglie di portarsi via la nostra saggezza, i nostri capelli bianchi, le nostre radici. E un albero senza radici non può germogliare. I più poveri pagano il prezzo più alto per questo immobilismo, le disuguaglianze si inaspriscono, chi prima di questa guerra
arrancava, oggi non può mangiare. In un certo senso questo oscuro nemico ruba le vite di tutti noi, dai bambini agli anziani. La sensazione illusoria di sicurezza che avevano i più, oggi si dissolve insinuando l’insicurezza in ciascuno di noi, stravolgendo il nostro modo di vedere e considerare le cose e In queste situazioni l’uomo tocca con mano la sua vincibilitá e la sua impotenza rispetto alla natura.
“Sono convinto che le parole non solo interpretano ma cambiano la realtà”, afferma Ivano Dionigi nel libro ‘Osa Sapere’. Le parole hanno un un grande potere su di noi e lo abbiamo sperimentato nel giovedì 12 marzo: «Non siamo qui per “chiudere gli spread” – ha detto a un certo punto Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea –. Questa sua scioccante dichiarazione ha portato lo spread italiano alle stelle e i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono esplosi, miliardi e miliardi di euro italiani sono stati persi. Abbiamo visto quanto l’elemento comunicativo sia fondamentale, le parole hanno un vero e proprio potere su di noi, è necessario che queste vengano pesate attentamente. Purtroppo c’è stata da parte dei media anche una “bulimia comunicativa”, hanno detto tante cose per poi rimangiarsi tutto. Viviamo nella confusione, in un periodo già complesso, non possiamo assolutamente permetterci errori comunicativi. In situazioni emergenziali, come quella che stiamo vivendo, una buona comunicazione é cruciale, proprio per questo le fake news mostrano una pericolosità inaudita. L’Italia é in coma, un sonno profondo, che più dura più devasta, il suo motore è spento, il carburante quasi nito e la pompa di benzina lontana. Ma proprio quando tutto sembra essere nito, come nella favola di Biancaneve, morta per una mela avvelenata, arriverà un principe che bacerà la bella, portandola di nuovo in vita e al suo splendore.


Matteo Alfano 4BS