Il sacrificio è un’azione che nell' antichità era destinata soprattutto agli dei ai quali gli uomini donavano animali, oggetti e altro ancora in cambio di perdono, un raccolto fertile, la vittoria in guerra, la prosperità . Il sacrificio quindi è qualcosa che parte dalle persone che donano qualcosa che viene ritenuto importante, per arrivare a un obiettivo ultimo che vale molto di più di quello che è stato sacrificato. Non vengono sacrificate solo cose materiali, ma anche cose astratte come il tempo. Una persona per raggiungere il suo obiettivo deve fare dei sacrifici, perdere qualcosa. Per esempio molti, come sono stati i partigiani, hanno sacrificato, quindi perso la vita, per dare un futuro al proprio paese, la libertà o per fare valere i propri ideali. In questo periodo storico il sacrificio è importante: non possiamo uscire liberamente di casa e dobbiamo passare il tempo senza frequentare gli amici, andare a trovare i parenti e tanto altro ancora. Tuttavia i sacrifici servono a ottenere qualcosa di più grande che in questo caso è la libertà di poter camminare per le strade senza il timore di essere infettati da un virus che potrebbe farci perdere la vita. Stare a casa per così tanto tempo è difficile, ma dobbiamo fare questo sacrificio, imparare a sopportare per uscirne poi più forti. Grazie a questo periodo capiremo cosa vuol dire essere privi della libertà, che, quando sarà tutto finito, riusciremo ad apprezzare, notare e capirne il vero significato, e, raggiunto ciò, saremo anche più felici perchè ci saremo accorti di possedere qualcosa che prima ritenevamo scontato. I sacrifici quindi servono anche a ottenere la felicità perché ci aiutano a coltivare obiettivi e sogni. Una vita senza sacrifici non è una vita piena perché chi ottiene tutto il proprio successo senza nemmeno un sacrificio non capirà realmente il valore di ciò che ha ottenuto. Il sacrificio è quindi qualcosa di molto importante, senza cui non possiamo ottenere ciò che vale e desideriamo maggiormente.
Francesco Pennacchio 5CL


Letteralmente il termine sacrificio indica un dono offerto alle divinità, pratica che è stata a lungo perpetuata nelle religioni pagane nei cui riti, oltre ad oggetti personali ed animali, venivano molto spesso sacrificati anche esseri umani. Nel cristianesimo il significato di sacrificio si è identificato con la crocifissione di Gesù, il quale ha dato la sua vita in cambio della salvezza del genere umano. Tuttavia, esempi più concreti e dei quali possiamo fare esperienza in prima persona sono altri tipi di sacrifici, intesi come una grande rinuncia che l' uomo deve operare per il bene di altri o per necessità propria. Un esempio lampante sono i sacrifici che fanno i genitori per i figli. Inoltre, da due mesi a questa parte, tutti noi siamo stati chiamati a sacrificare quella che è probabilmente la cosa più importante che abbiamo: la libertà. Questa quarantena ci ha costretti a rimanere il più possibile a casa, andando ad incidere duramente sui rapporti interpersonali. Questo sacrificio, però, è solo momentaneo e non deve essere visto come un qualcosa di negativo. Certo, essere segregati in casa non fa bene a nessuno ma, se il virus ci ha tolto la possibilità di relazionarci con le altre persone, ha anche focalizzato l' attenzione su noi stessi, permettendoci perciò di avere più tempo, facendoci capire la gioia di stare con la propria famiglia e facendoci scoprire passioni che non sapevamo di avere. Quello che stiamo vivendo quindi dovrebbe essere visto anche come un momento per prenderci una pausa dalla frenesia della vita, è il sacrificio della libertà di oggi per una libertà più grande di domani.
Michela Piazza 5CL