“Ringrazio i ragazzi, quelli presenti e quelli che so che mi seguono in streaming: sono tutti miei nipoti ideali. Tanto più che, non mi stanco mai di dirlo, nel mio racconto ci sono la pena, l’amore, la pietà, il ricordo struggente di quello che ero io ragazzina e della quale sono diventata la nonna. Una nonna incredula, una volta incapace di stare vicino profondamente, da tanti anni ormai senza lacrime, a quella ragazzina.”da Ho scelto la vita. La mia ultima testimonianza pubblica sulla SHOAH di Liliana SEGRE
Come ogni anno, il 27 gennaio si commemorano le vittime dell’Olocausto attraverso il ricordo, unico modo a noi rimasto per onorare la vita di milioni di persone morte tragicamente a causa dell’odio razziale.
I superstiti (appena duecento ancora oggi in vita) ai lager nazisti non dimenticheranno mai le atrocità a cui hanno dovuto assistere e che hanno provato sulla propria pelle prima e dopo quel viaggio in treno diretto verso l’inferno e l’annullamento della propria persona, di quella di intere famiglie e di intere generazioni. Non dimenticheranno la solitudine, le sofferenze mentali, la dignità sottratta e le difficili condizioni fisiche, tra il freddo e la fame, le malattie e le violenze subite nei campi di sterminio.
Come ha ben ribadito la senatrice Liliana Segre, la memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza, quel sentimento che si propaga facilmente nella società annebbiando il cuore e la vista, ossia negando la volontà e l’evidenza, di fronte alla possibilità di scegliere di sapere e di agire.
Per noi, che al giorno d’oggi possiamo ritenerci pienamente cittadini del mondo, è doveroso prendere coscienza delle persecuzioni e delle atrocità subite dal popolo ebreo durante il nazismo per poter riflettere e non rimanere indifferenti a ciò che, purtroppo, continua similmente ad accadere in realtà a noi molto vicine. La situazione di migliaia di migranti continua ad aggravarsi sempre più sia nei paesi europei che in America, ne sono esempio il campo profughi al confine tra la Bosnia e la Croazia, le traversate per mare e le carovane di migranti che, cercando di fuggire dal proprio Paese verso una prospettiva di vita migliore, sono costretti a rischiare la propria vita in condizioni davvero critiche e rischiose.
Il ricordo di ciò che è successo nel periodo nazista ci dovrebbe essere, quindi, d’insegnamento, permettendoci di aprire gli occhi e darci la spinta per cambiare il presente e il destino dell’umanità.
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