Questa mattina ti sei guardata allo specchio, hai trovato davanti a te la tua immagine e l'hai scrutata con attenzione. Finché stavi applicando il rossetto cremoso sulle labbra sono affiorati alla mente tutti i baci che hai regalato e che oggi sono rimasti impressi nel cuore di qualcuno.

Si è risvegliato anche il ricordo delle volte che avresti voluto esprimere la tua opinione, ma la prevaricazione ha cucito la tua bocca. 

Con eleganza disegni sulle palpebre una riga perfetta.

L'eyeliner fa risaltare i tuoi occhi: sono già espressivi, profondi, sono finestre affacciate sul mondo. 

Troppo spesso l'umanità ti ha umiliata, eppure non ti sei mai scoraggiata. 

Le setole del pennello lasciano sulle gote un po' di colore. 

La sensazione delicata sembra quella di una tenera carezza, ma anche il terribile ricordo degli schiaffi ricevuti. 

La violenza ora non è più visibile, perché troppo profonda, con sé ha portato il senso di solitudine, di impotenza, di sconforto. 

Eppure è così facile capire una donna!

Prova a trattarla come tu vorresti essere trattato! Se solo pensassimo di più a questo tutto cambierebbe.

 

Anche quest’anno la nostra scuola darà  spazio e risalto alla figura femminile, in occasione dell’8 Marzo, Giornata internazionale della donna. 

Sarà importante allora per tutti noi, stringere in mano un mazzetto di mimose, chiaro segno di rispetto e ammirazione per tutte le ragazze che si sono battute, alcune perdendo la vita, affinché non ci siano più distinzioni sociali tra i sessi. Perché ancora oggi, pretendere diritti e sensibilizzare, soprattutto i giovani uomini, appare un atto doveroso verso le famiglie e le coppie di domani, che dovranno guardare senza indugio alla comprensione e al rispetto.

Giampaolo Stimamiglio, 4 CL