E' tempo di scrutini al Masotto. L'arrivo delle pagella ci ha fatto riflettere...
Dopo aver letto in questi giorni la triste storia del ragazzo del Mali, ci siamo fermati a pensare in quante maniere differenti possano essere viste le cose. Il 14enne il 18 aprile del 2015 stava tentando un viaggio con la speranza di trovare in Europa una vita migliore. Portava con sé la cosa per lui più preziosa: la sua pagella. Purtroppo il viaggio non è andato a buon fine e lui, assieme a mille altre persone, è morto cercando la libertà e un futuro che non aveva nel suo paese natale. La pagella, cucita nel giubbotto, ci dimostra quanto fosse importante per lui raggiungere la sua meta senza perderla, per dimostrare le sue qualità, le sue capacità e per far capire di essere un bravo ragazzo che si impegnava così da poter essere accolto e aiutato.
Oggi siamo abituati a non pensare a quello che la scuola può darci come persone poiché la sottovalutiamo. Tutte le ore passate a studiare pagine su pagine o ad ascoltare lezioni, però, ci forma come persone. Per il ragazzo del Mali la pagella era molto importante, così tanto che per custodirla l’aveva cucita all’interno dei vestiti, dove la dottoressa Cattaneo l’ha ritrovata.
Noi invece non diamo alla nostra pagella lo stesso significato, anzi per molti ragazzi questa è solo un foglio di carta con dei numeri scritti sopra associati al proprio nome. Che cosa possiamo imparare da questo ritrovamento nei fondali di Mare Nostrum? Di questo tragico evento cosa ci è rimasto? Possiamo imparare che la fatica e l’impegno messi nello studio grazie anche ai voti, positivi o negativi che siano, ci insegnano a dare il meglio di noi stessi così da poter realizzare i nostri sogni. Il migrante malese ci ha insegnato ad apprezzare e a valorizzare le opportunità che abbiamo e che spesso ignoriamo. Con questa consapevolezza non dobbiamo rimanere però indifferenti a questi viaggi della speranza e rinunciare alla nostra umanità nell’accogliere ed aiutare queste persone disperate. Troppo spesso, infatti ci dimostriamo indifferenti a questi avvenimenti che succedono tutti i giorni e per i quali non ci stupiamo più.
Vanessa Barcaro 4CL