strada giusta

Gli agenti della polizia stradale e il direttore del SUEM di Vicenza hanno tenuto martedì 12 febbraio al teatro modernissimo di Noventa Vicentina il secondo incontro del progetto “La strada giusta” rivolto alle classi quarte dell’Istituto superiore Masotto.

Durante l’intervento sono state illustrate le cause di incidente stradale, ovvero l’uomo, il veicolo, la strada. Nel 90% dei casi la colpa è dell’uomo e ciò significa che si potrebbero evitare il 90% degli incidenti, se fossero rispettate le norme per un guida sicura.
Perché l’uomo? In molti casi perché viene usato il telefono durante la guida. La nostra curiosità non ci fa resistere e rispondiamo quando lo smartphone ci chiama, in qualunque situazione noi ci troviamo; ma per guidare servono concentrazione ed entrambe le mani!
Le decisioni che prendiamo oggi cambiano il nostro futuro, ma prendendo quelle sbagliate un futuro può non esserci. Basta un attimo di stupidità! E’ questione di priorità, viene prima un sms o la nostra vita? E la vita degli altri? E’ giusto che un sms decida la vita di qualcuno?
Nessuno è esentato: il fatto che pensiamo non possa succedere a noi, che siamo in compagnia o che è una giornata come le altre, non ci rende meno vulnerabili. E’ inutile affidarsi alla fortuna o pensare di essere protetti dal modello di auto che abbiamo, perché abbiamo visto che, anche solamente ai 90km/h, qualunque modello si accartoccia attorno ad un albero. Siamo rimasti impressionati dai video di passeggeri e conducenti proiettati fuori dalle auto durante gli scontri, “solo” perché viaggiavano senza avere allacciato le cinture.
E quell’attimo di stupidità, di noncuranza per la nostra sicurezza potrebbe sconvolgere completamente le nostre vite.
Fermare la scuola per questi incontri è molto utile per noi giovani che presto avremo la patente: esperti sanitari e forze dell’ordine ci hanno fatto aprire gli occhi mostrandoci quello che potrebbe accadere a tutti noi, nessuno escluso, e sicuramente ora avremo un maggior senso di consapevolezza ogni qual volta viaggeremo.
Dobbiamo, quindi, ricordarci che quando ci mettiamo in strada lo scopo non è tanto “evitare di prendere una multa“ o “non farsi beccare“,  quanto piuttosto proteggere la nostra e la vita altrui, restando sempre sulla strada giusta.

Anna Gallo e Sara Allaraj 4^BLsa