REPORT 2 DEL MARTEDI - Da ORWELL a ZUSAK ai grandi del '900
La seconda giornata della settimana della lettura ha visto protagonista, tra le altre classi, la nostra 2BS, che ha avuto il piacere di leggere alla 2 ora alcuni significativi passi del romanzo “1984” di George Orwell, al cospetto delle classi 1C, presente con la prof.ssa Lucia Andriolo, e 2Bl, presente con il prof. Paolo Fontolan. In un’epoca in cui il “Grande Fratello” determina e scruta fette importanti del nostro preziosissimo tempo, ci è sembrato opportuno e necessario dedicare a questo autentico capolavoro qualche minuto di riflessione. Scopo dell’incontro, oltre al naturale diletto generato da pagine di lettura così coinvolgenti, è stato anche quello di far crescere nei nostri compagni uditori la curiosità di “scoprire” un testo che in tutti noi ha suscitato profonde considerazioni.
Beatrice Pasanisi e Aurora Zoia 2BS
In questa seconda giornata dedicata alla settimana della lettura, noi alunni di 2 AS abbiamo proposto alla 3 ora passi salienti del romanzo “La bambina che salvava i libri” di Markus Zusak, alla presenza della classe I AS e della prof.ssa Carmela Bafumi. Il libro, coinvolgente e appassionante, concede innumerevoli spunti di riflessione: dalla forza di volontà di una bambina che vuole a tutti i costi imparare a leggere, alla tragedia del totalitarismo nazista, dalla vicenda familiare struggente ed emozionante, alla censura dei libri considerati “pericolosi” dal regime, solo per citarne alcuni. Confidiamo nell’aver fatto nascere in coloro i quali ci hanno ascoltato il desiderio di leggere e “divorare” libri: proprio come è accaduto a Liesel, protagonista indiscussa della trama.
Edelfa Celepija e Francesco Gregolin 2AS
Alla 4 ora la 5C, sempre con grande passione per i libri, ha condiviso con la 5BS e la 1BL diverse letture, affrontando tematiche rilevanti a livello storico e di ragguardevole attualità. Come primo libro è stato presentato “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, primo romanzo ad aver denunciato apertamente la mafia, e che racconta anche dell’omertà dei siciliani e la complicità della politica. Successivamente il “Lessico Familiare” di Natalia Ginzburg, opera incentrata sul tema del ricordo, in cui l’autrice ripercorre la sua vita, raccontando la storia della sua famiglia. In seguito è stato introdotto “Il barone rampante” di Italo Calvino che ci ha allontanato un po’ dalla realtà, portandoci in un locus amoenus, in particolar modo su un albero dove il protagonista si rifugiava, forse per osservare meglio il mondo o per fuggire da esso. Infine, per ultimo, ma non per importanza abbiamo chiuso l’esperienza con la lettura dei “Piccoli maestri” di Luigi Meneghello, un libro memorialistico che narra della resistenza, staccandosi tuttavia dai tòpoi che avevano pervaso l’immagine neorealistica di quel fenomeno.
Elshadai Giacon 5CL