Complimenti ai nostri allievi della classe 4BS liceo scienze umane che hanno voluto con questo breve video essere vicini ai nonni della casa di riposo Cà Arnaldi di Noventa Vicentina.
Commovente l’audio di risposta di una signora, ospite della struttura.
Grazie ragazzi!
EMERGENZA CORONAVIRUS FOCOLAIO DI VO’ (PD)
Breve intervista a Monica Sghinolfi, dipendente del comune di Vo’, che ha dato il suo contributo per cercare di arginare la diffusione del nuovo Coronavirus.
Da venerdì 16 febbraio, siamo venuti a conoscenza della presenza di un focolaio Covid-19 a Vo’, in seguito del primo decesso, che poi si è rivelato essere il Paziente 1, non 0. L’inizio del cordone sanitario, del blocco e della quarantena, però, hanno avuto inizio solo il 19. Le attività sono state chiuse immediatamente, ad eccezione dei servizi essenziali. La popolazione ha reagito positivamente, a tutela della propria salute e soprattutto di quella degli altri.
Assolutamente no, dentro a Vo’ per i cittadini continuava la loro vita “normale”, anche se sono stati messi in atto comportamenti sanitari necessari (distanza di un metro, niente contatti, mascherine e guanti) a tutelare la popolazione in salute e risultata negativa allo screening, eseguito, caso a livello internazionale, su tutti i 3200 cittadini. Sono stati messi in quarantena sorvegliata i positivi, sintomatici e non.
Purtroppo sì, ma sono state messe in atto delle misure per far rientrare negli schemi sanitari chi “sgarrava”.
Inizialmente mancavano risposte e direttive da parte degli organi competenti. Il Comune di Vo’ mettendosi all’opera ha provveduto ad emanare le prime disposizioni a tutela della salute pubblica.Mettendosi in contatto con la Regione, il Prefetto di Padova e l’ULSS 6, l’Amministrazione Comunale ha provveduto immediatamente ad istituire la quarantena volontaria, in attesa dell’emanazione del DPCM (decreto del presidente del consiglio dei ministri), arrivato, però, solo il 23 febbraio.
Si, mettendomi in fila con i cittadini, pur non essendo residente a Vo’. Il test è stato seguito presso i locali del plesso scolastico, sotto la coordinazione della direzione sanitaria dell’ULSS 6 di Padova. I test si sono svolti nella settimana del 23 febbraio, con la media di 800 tamponi al giorno.
Che un piccolo paese dei Colli, sconosciuto ai media prima del virus, ha sacrificato la propria libertà per tutelare la salute, diventata la prima priorità, oltre che dei suoi cittadini, dell’intera Nazione.
Lamberto Stievani 1CL
Complimenti ai primi ragazzi che hanno rotto il ghiaccio con i loro significativi elaborati! Siamo una bellissima comunità scolastica, unita anche nelle difficoltà e fiduciosa in un ridente futuro.
Il mondo sta vivendo una situazione di emergenza che deve ancora raggiungere il suo apice. Il Covid- 19, noto a molti come Coronavirus, sta annientando l’intero globo. Una pandemia di queste dimensioni non si era mai vista, tanto che in molti Paesi il governo ha dovuto adottare delle riforme altamente restrittive per contenerne la diffusione, come per esempio la quarantena forzata per l’intero Stato. La preoccupazione e il senso di isolamento e abbandono rendono queste giornate interminabili per tutti, dal personale sanitario costretto a lavorare con orari insostenibili, a tutti i lavoratori che sostengono la filiera alimentare e farmaceutica; dagli anziani che vivono da soli, ai giovani che fino a qualche settimana prima si incontravano con gli amici il pomeriggio, praticavano sport o altre attività, magari uscivano la sera e si sentivano dunque liberi di esprimere sé stessi e vivere la propria vita liberamente. I ragazzi in terapia intensiva sono fortunatamente pochi, ma quelli che sono a casa da scuola, senza possibilità di incontrare i propri amici o stare insieme ai propri fidanzati, sono veramente molti. Per gli adolescenti lo sport è sempre stato un punto di sfogo, ma da quando le palestre e i campetti sono stati chiusi e l’uscire di casa senza una reale necessità è stato proibito, i ragazzi sono costretti a chiudersi in casa tutto il giorno e molti di loro mostrano insofferenza e nervosismo. Fortunatamente la tecnologia sta avanzando velocemente e ciò permette ai ragazzi di non sentirsi totalmente isolati. Le scuole per esempio,
impartendo lezioni online, hanno dimostrato che l’istruzione può varcare ogni confine. Dalle scuole elementari alle università, infatti, sono cominciate da qualche tempo, le videolezioni online che si svolgono come normali lezioni scolastiche, con compiti per casa, interrogazioni e verifiche. Il fatto che si svolgano di mattina, in orario scolastico, porta, però, ad un sovraccarico delle reti telefoniche e delle linee internet, perciò spesso le connessioni sono lente e difficoltose, ma per i ragazzi questo è solo un piccolo problema che affrontano volentieri pur di ritornare, anche se solo in parte, alla quotidianità. Si dimostrano, infatti, spesso entusiasti e partecipi, come a dire che nulla potrà mai abbatterli. Anche gli insegnanti si mostrano sempre disponibili a parlare e
tranquillizzare i ragazzi sulla situazione che stanno vivendo. Questo isolamento forzato sta inoltre facendo maturare in fretta i giovani, sta insegnando loro il vero valore di un abbraccio o di un bacio, che altrimenti davano per scontato. Li sta preparando alla vita vera, quella in cui nulla e nessuno è mai al sicuro, quella in cui tutto può capovolgersi in un istante, quella fatta di piccoli gesti. Sta insegnando loro a riflettere e ad essere più umili e solidali verso chi ne ha più bisogno. Questo isolamento sta facendo emergere tutto il buono che ogni persona ha dentro di sé. Sono infatti milioni gli improvvisati cantanti e musicisti che durante queste serate di paura, malinconia e solitudine si esibiscono dalle proprie terrazze per dare forza e coraggio agli altri, per non parlare
dei numerosi volontari che si sono offerti di portare la spesa a casa degli anziani bisognosi. La speranza è che questa pandemia si risolva presto e col minor numero possibile di decessi, ma anche che tutti gli insegnamenti appresi durante questi lunghi mesi non vengano dimenticati e continuino ad essere trasmessi generazione dopo generazione.
Bernardotti Elena Classe 1CL
Si comunica che il MIUR ha pubblicato i seguenti documenti, che danno avvio alle procedure di mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2020/2021.
• Ordinanza ministeriale prot. n. 182 del 23.03.2020, relativa alla mobilità del personale della scuola, concernente le norme di attuazione del predetto contratto integrativo in materia di mobilità del personale, docente, educativo ed A.T.A.
• Ordinanza ministeriale prot. n. 183 del 23.03.2020, relativa agli Insegnanti di Religione Cattolica, concernente le norme di attuazione del predetto contratto integrativo in materia di mobilità degli insegnanti di religione cattolica.
Le Ordinanze Ministeriali stabiliscono che le domande dovranno essere presentate:
- per i docenti: dal 28 marzo al 21 aprile 2020 (per IRC dal 13 aprile al 15 maggio 2019)
- per il personale ATA: dal 01 aprile al 27 aprile 2020.
Si invita il personale interessato alle operazioni di mobilità a monitorare il sito del MIUR sezione MOBILITÀ scuola per verificare la pubblicazione di comunicazioni e materiali al riguardo.
In questo periodo inedito delle nostre vite stiamo scoprendo il tempo lento, semplice e dilatato in cui ciascuno può davvero ritrovare se stesso, mettere in atto la propria creatività e scoprire i propri doni.
A questo proposito, chi desidera esprimersi con un’attività creativa ed artistica, e nel rispetto delle modalità di lavoro individuale consentite dall’emergenza in atto, può divertirsi creando il suo elaborato che sarà poi esposto nella galleria del sito d’istituto.
A data da definirsi sarà fornito un link a tutti gli studenti ed al personale della scuola per votare on line gli striscioni e i cartelloni più belli. E’ previsto un premio in denaro per i primi tre classificati.
Tutti gli studenti possono partecipare dando, con un messaggio di forza e fiducia, un pezzetto di sè (il migliore!) in questa emergenza!
Si allega la locandina che illustra le regole di partecipazione al concorso
E allora al lavoro… Insieme ce la possiamo fare!
IL REFERENTE DELL’INIZIATIVA
prof. ssa Lucia Andriolo
Sottocategorie
orientamento in uscita
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