Il nostro Istituto si è aggiudicato una delle borse di studio per frequentare le Summer School che la Luiss - a sottolineare quanto il rispetto delle regole sia premiante - ha messo a disposizione degli istituti partecipanti al Progetto.
Per assegnare il premio, riservato agli alunni della classe quarta e terza, sono state organizzate le prime Olimpiadi dell’educazione civica del nostro Istituto; hanno gareggiato gli studenti aderenti alla quarta edizione di “Legalità e Merito”, iniziativa che ha inteso sensibilizzare le giovani generazioni al valore del rispetto delle regole e della lotta alla corruzione.
Si è aggiudicata la Summer School lo studente Samuele Menarbin, della classe 4^CE istituto tecnico economico
Congratulazioni a Samuele e a tutti gli Studenti che si sono distinti nella gara; un ringraziamento a tutti i partecipanti per l’impegno ed alla prof.ssa Lucia Mastrotto che ha curato l’organizzazione.
Sono pubblicati i libri di testo per l'anno scolastico 2021/2022.
A questo link potete trovare il secondo numero, anno XV del giornalino di Istituto "Il caffè corretto"
(necessario accesso account @istitutomasotto.it)
Buona lettura!
In data 30 Aprile 2021 le classi del biennio dell’istituto Umberto Masotto hanno partecipato ad un laboratorio di giustizia sul Cybercrime e i rischi derivanti dalla rete. Con il relatore, Dr. Hans Roderich Blattner, sostituto Procuratore presso il Tribunale di Vicenza, sono stati trattati argomenti quali i reati informatici previsti dal codice penale, i rischi e la tutela della identità digitale, le modalità di indagine sui reati informatici che si sono evolute nel tempo consentendo di perseguire i soggetti di reato non garantendo più come un tempo impunità e anonimato.
L’incontro si è aperto con una riflessione tratta da Isaac Asimov sull’essenza filosofica della robotica: “la disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta”: dietro i reati informatici infatti c’è sempre un soggetto fisico, la macchina non decide mai da sola, anche se con l’avvento della A.I. le cose potrebbero cambiare. Successivamente si è parlato di reati informatici definiti dalla legge del 1993 e dagli articoli del codice penale, distinguendo tra reati commessi dal software e reati
commessi per mezzo del computer, con particolare riferimento ai reati in cui i giovani possono più facilmente incorrere, essendo imputabili e perseguibili già dai 14 anni: reati di truffa (es. su siti come e-bay.it, subito.it), diffamazione (a mezzo social), stalking e minaccia on-line (ad es. le estorsioni on-line a sfondo sessuale), la sostituzione di persona (ad es. attraverso la creazione di profili fake sui social).
Molto spazio è stato dato alle domande poste da studenti e docenti che hanno stimolato interessanti approfondimenti: ad esempio la pericolosità delle “challenge” sui social, le responsabilità derivanti dall’invio o ricezione di determinati messaggi o contenuti, i profili fake, l’hackeraggio, i criptolocker, il cyberbullismo, il revenge porn. Un concetto su cui il relatore ha molto insistito è l’importanza della prevenzione di questo tipo di reati attraverso un uso corretto e consapevole della rete, la cui connettività illimitata rende molto difficile l’oblio informatico, con gravi conseguenze sulla diffusione a lungo termine di dati e informazioni che riguardano ciascuno di noi.
Silvia Costantin e Vittoria Sandonà 1AS Liceo Scienze umane
L’Istituto U. Masotto di Noventa Vicentina è stato scelto dal MIUR per partecipare al prestigiosissimo progetto “Legalità e merito”, nato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il supporto del Ministero della giustizia, del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura), dell’ANAC (Autorità Nazionale anticorruzione) e della DNA (Direzione Nazionale Antimafia e antiterrorismo). I ragazzi che hanno deciso di prendere parte al progetto hanno avuto l’occasione di riflettere su valori fondamentali, come l’importanza di rispettare le regole e battersi contro la corruzione, al fine di creare una società fondata sui principi di giustizia e inclusione. Un ulteriore intento è stato quello di promuovere e diffondere la cultura della legalità nelle scuole superiori di tutto il territorio nazionale.
Il progetto, in collaborazione con la LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli), ha coinvolto 28 studenti tra biennio e triennio, guidati da un gruppo di tutor universitari, dalla professoressa di discipline giuridiche, Lucia Mastrotto, e dalla dirigente scolastica, Maria Paola De Angelis.
I ragazzi hanno dovuto produrre un elaborato multimediale legato a una delle tematiche promosse dal progetto, ovvero quella di “integrazione e cittadinanza”, concentrandosi sull’importanza dell’inclusione nelle diverse situazioni della nostra realtà. La fase di progettazione si è sviluppata in quattro incontri. Nel primo, i ragazzi hanno potuto presentarsi e partecipare ad alcune attività interattive, una di esse comprendeva una serie di domande preparate dai tutor riguardanti le tematiche del progetto quali Stato, legalità, cittadinanza attiva, contrasto e lotta alle mafie e alla corruzione. Nei successivi incontri i ragazzi, insieme all’aiuto dei tutor, hanno pensato e hanno confrontato le idee riguardo il video che hanno dovuto realizzare, aggiornandosi di volta in volta sui vari progressi raggiunti. Nell’ultimo incontro il gruppo ha presentato ai tutor il prodotto finale, nel quale si va ad analizzare tramite un presentatore quattro reperti della nostra società odierna. Questi consistono in tre foto realizzate dagli studenti stessi e legate a tematiche importanti, quali violenza di genere, omofobia, multiculturalità insieme ad un breve video che ricrea una lezione in DAD, ossia una didattica svolta a distanza molto utilizzata in questo periodo di pandemia .
Il prodotto finale è stato in conclusione valutato, insieme ai progetti degli altri istituti partecipanti. I tre migliori progetti sono stati premiati nel corso di una cerimonia di elevato valore istituzionale. Il nostro istituto si è aggiudicata per uno studente una settimana di orientamento universitario che si svolgerà durante il periodo estivo.
Il progetto non ha avuto solamente lo scopo di diffondere i messaggi di legalità e merito, ma ha avuto anche l’obiettivo di educare i ragazzi a lavorare in gruppo per raggiungere un fine comune attraverso lo scambio di idee e pensieri.
Giulia Zanaica (3^As) e Celeste Corvino (4^As)
Il 6 maggio 2021 alcune classi dell'Istituto U. Masotto hanno seguito in diretta sul canale YouTube dell’istituto il quarto incontro del progetto “Racconti dal passato” sul tema “Architettura come propaganda” del prof. Arch. Gianni Ciscato. L’architettura fu usata nel passato molto spesso in chiave propagandistica. Il termine propaganda viene declinato in diversi modi, ma una definizione che le si può dare è quell'azione che tende ad influire sull'opinione pubblica e i mezzi con cui viene realizzata. Nell'antichità molti utilizzarono l’architettura, ma Augusto fu colui che la usò in maniera sistematica, ordinata e lucida. Augusto ne fece uso per raccontare al suo popolo un nuovo modo di vivere la comunità. Per mettere in atto la sua progettualità e per conquistare i cittadini romani compì le azioni che Cesare non aveva portato a compimento: completò quindi il foro di Cesare e aggiunse una parte di città nuova, dove sorge il suo foro, il foro di Augusto, al quale si accedeva attraverso quello del suo maestro; si apre poi una grande piazza con al centro la sua statua celebrativa, sbilanciata verso il tempio, al centro del quale c'è l'altare, con le immagini di Marte, Venere e Giulio Cesare. Ai lati della piazza due corridoi laterali che ospitano le statue dei summi viri, i personaggi più importanti della storia di Roma, e alla fine di questi due esedre, con Enea e Romolo. Tutto questo celebrava sia Augusto sia la storia di Roma.
Successivamente il relatore ha approfondito alcuni periodi storici di grandi cambiamenti in cui la propaganda in architettura fu usata ampiamente. Uno dei più celebri architetti del Seicento è Bernini, creatore della Piazza di Spagna a Roma e del Palazzo di
Propaganda Fide usato per divulgare la fede. Bernini seguì gli stili principalmente classici. Venne sostituito poi da Borromini, definito “pazzo” per il suo stile architettonico che sconvolse la tradizione classica, con semi colonne dal capitello anticlassico, ombre profonde, architravi stondati e timpani spezzati. Un altro fondamentale periodo è il Novecento, l’epoca dei totalitarismi. Un esempio emblematico si ebbe durante l’Expò parigino del 1937 in cui il padiglione sovietico e tedesco furono messi a confronto.
Nell’epoca del fascismo le dimensioni monumentali delle architetture vennero sempre più incrementate. L’architetto principale fu Piacentini che realizzò architetture in grado di disorientare l’osservatore con la loro monumentalità e imponenza. Un'opera molto importante fu quella realizzata per Roberto Sarfatti, un giovane caduto in battaglia durante la prima guerra mondiale, la cui madre incaricò l’architetto Terragni di creare un monumento, simile ad un altare, in memoria del figlio, che possiamo ammirare sull’Altopiano di Asiago.
L’incontro si è concluso parlando del nazismo, un periodo in cui l’architettura venne usata per diffondere l’ideologia politica e celebrare la grandezza e la potenza della nazione, seguito poi dalle domande e riflessioni di studenti e docenti e i ringraziamenti della prof.ssa Veronica Melis.
Bressan Sara, Muraro Letizia 3AS Liceo Scienze umane
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orientamento in uscita
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