Chiude l’ultimo dei due incontri realizzati in onore della settimana dantesca il professore Michele Ceron, dirigente dell’Istituto Trentin di Lonigo, con una conferenza relativa alle donne della Divina Commedia. Protagonista indiscussa di questa serata è Beatrice, la donna angelo che “apparve vestita di color di fiamma viva” al cospetto del sommo poeta, pronta ad assisterlo lungo il difficile cammino. Sono il movimento (Purgatorio I - “noi andavam per lo solingo piano com'om che torna alla perduta strada”), la parola (Paradiso I - “trasumanar significar per verba non si poria”), l’amore (Inferno, II - “amor mi mosse che mi fa parlare”) che muovono tutto ciò che viene narrato nella Commedia: il cammino del pellegrino è sostenuto dalla potenza della beatitudine dell’amata, che lo porterà a non indugiare, ma piuttosto a concludere il suo percorso attraverso la luce dell'ultima cantica, quella del Paradiso. Tra i molti illuminanti stimoli proposti ho trovato particolarmente interessante la riflessione circa l’attualità del capolavoro dantesco - “la commedia è un poema eterno perché parla del viaggio che ciascun uomo deve fare per conoscere se stesso”. Il professore ha proposto un’interpretazione colorata, appassionata, personale ma al tempo stesso universale: la tragedia diventa commedia, il supplizio diventa gioia, e questo metaforico cammino verso il rinnovamento spirituale diventa messaggio di speranza per tutti gli uomini, di qualunque etnia, religione o estrazione sociale.
“A l’alta fantasia qui mancò possa
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle;
sì come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle”
Chiude così la cantica finale e la conferenza del professor Ceron, il quale ci invita a riflettere sull’influenza beatificante e soprattutto salvifica che l’amore può avere su tutti noi.
I feedback finali degli spettatori hanno indubbiamente reso l’apprezzamento collettivo verso l’incontro, reperibile sul canale YouTube scolastico sotto allegato.
https://www.youtube.com/watch?
Emma Gasparato, 5CL
Per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta (1265-1321)
Venerdì 5 marzo siamo stati coinvolti come classe 3AS nel “Progetto Martina”, un progetto di educazione alla salute finalizzato alla prevenzione dei tumori promosso da Lions Clubs International. L’esperto ha iniziato spiegando cos’è un tumore e l’importanza della prevenzione fin dall’adolescenza: il tumore può essere benigno o maligno, il maligno si può chiamare anche carcinoma, cancro, neoplasia o eteroplasia. Nel mondo ci sono quasi 20 milioni di casi ogni anno di tumore, in Italia 420 mila casi all’anno.
I tumori sono più frequenti negli anziani e il rischio aumenta con l’età ma colpiscono anche i giovani, uomini e donne, soprattutto al testicolo e al seno rispettivamente.
Molti tumori sono causati da fattori esterni, fattori ambientali e stili di vita errati che nel 70-80% dei casi provocano nell’arco della vita mutazione di geni che fanno impazzire le cellule. Nella lotta ai tumori pertanto la prevenzione primaria ha un ruolo fondamentale poiché in questa fase avviene l’individuazione e l’eliminazione dei fattori di rischio, come ad esempio l’alimentazione scorretta che causa sovrappeso e obesità, ritenuti responsabili di molti tumori (all’utero, rene, esofago e vescica), malattie cardiovascolari e diabete. E’ significativo in tal senso che il 25% dei bambini in età scolare sia in sovrappeso, quindi considerato a rischio sviluppo di malattie nell’età adulta. Altri fattori di rischio sono la sedentarietà, che aumenta il rischio di tumore alla mammella e al colon retto, e il fumo che è la causa di circa l’80% dei tumori al polmone. Il tumore al testicolo in particolare colpisce gli uomini tra i 15 e i 35 anni nei casi più frequenti, pur avendo un’alta curabilità: da qui l’importanza di effettuare controlli periodici personali già dai 15 anni, una volta ogni 3-4 mesi, attraverso l'autopalpazione davanti ad uno specchio. I tumori del collo dell'utero si possono sviluppare nelle donne tra i 16 e i 25 anni, soprattutto a causa del virus HPV che si trasmette attraverso il rapporto sessuale. Infine i tumori della mammella sono molto più comuni nelle donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni, ma la possibilità di guarire è del 90% grazie alla diagnosi precoce che può cominciare anche in questo caso con l’autopalpazione.
Manuela Marchetto e Tommaso Scarparo 3AS
19 febbraio 2021 la classe 3^AS e la classe 4^AS hanno partecipato al secondo incontro con l’ass. 11 settembre di Vicenza per il progetto “In viaggio con Erodoto”. Il relatore Gen. Enrico Pino ha argomentato a proposito dell’ origine ed evoluzione del terrorismo internazionale ricordando anzitutto l’ evento più significativo della storia del terrorismo attuale, ovvero il crollo delle Torri Gemelle l’ 11 settembre 2001, e chiarendo poi da dove il fenomeno nasca e come sia cambiato nel corso della storia: i primi attacchi terroristici si verificano durante la Rivoluzione Francese alla fine dell’ Ottocento; nel corso del tempo il fenomeno si evolve, fino a giungere al 2001 quando con l’ attacco alle Torri Gemelle si afferma un nuovo terrorismo di massa. Il terrorismo si può definire come fenomeno per cui un individuo o gruppo non riconosciuto che ricorre ad azioni violente per il perseguimento di obiettivi politici. Si è soliti pensare che il terrorista provenga da ceti sociali umili e a causa della povertà sia costretto ad arruolarsi in movimenti estremisti; nella realtà il terrorista appartiene a un ceto medio, o proviene da famiglia benestante, si tratta spesso di ragazzi normali, ma che trovano terreno fertile per perseguire delle forti motivazioni ideologiche, ad esempio l’Islam, giustificando le loro azioni in nome del proprio credo. A partire dagli anni ‘90 con il fenomeno di globalizzazione l’Occidente punta ad esportare merci e modelli culturali per creare nuovi mercati e benessere. L’ Oriente però intimorito dal mutamento della società, della cultura e della religione, si sente privato della propria identità e così fa ricorso al terrorismo come unico modo per arrestare l’avanzata occidentale. Come conseguenza, all’ interno degli stati islamici si affermano l’integralismo e il fondamentalismo: il primo applica integralmente i principi della religione nella vita privata e pubblica, il secondo forma una corrente di pensiero che punta ai fondamenti della religione e si rifà al passato. Proprio quest’ ultimo negli anni ‘90 si trasforma in terrorismo spietato, con il solo scopo di fermare la contaminazione occidentale. La Jihad che ha assunto il significato di “guerra santa” diventa la giustificazione per imporre la legge islamica e per sconfiggere l’Occidente. L’ incontro si è concluso con domande e riflessioni degli studenti e i ringraziamenti all’ esperto.
Veronica Battaglia 3AS
Giovedì 11 Marzo, alcuni allievi delle classi quarte e quinte dell’indirizzo scientifico, hanno avuto la straordinaria opportunità di partecipare a una masterclass di Fisica Sperimentale. L’attività proposta, sia a livello teorico che pratico, ha permesso a tutti i partecipanti di uscire per un giorno dal contesto scolastico e diventare dei veri e propri fisici. Grazie a delle esaustive presentazioni abbiamo compreso la natura degli enti più piccoli della materia, i quark, che si assemblano formando protoni, neutroni, elettroni e fotoni. La parte pratica del progetto ci ha permesso di analizzare veri dati, provenienti dagli esperimenti ATLAS e CMS per simulare negli esercizi l’emozionante scoperta del bosone di Higgs, ma anche quella dei bosoni W e Z. I dati, raccolti dagli esperimenti proposti nell’esercitazione pomeridiana, sono stati poi racchiusi in unico grafico, successivamente esaminato e condiviso in un webinar internazionale in lingua inglese a cui hanno preso parte fisici di altri Paesi. Centrali sono stati la collaborazione e il lavoro di squadra che caratterizzano ogni studio scientifico, fornendo la possibilità di aiuto e di confronto. Questa masterclass ci ha offerto soprattutto l’opportunità di capire come funzionano le ricerche dei fisici del CERN e di fare esperienza diretta, mettendoci in gioco, attraverso delle simulazioni. L’attività è stata particolarmente stimolante e piena di soddisfazione e malgrado lo svolgimento telematico si è rivelata fondamentale per poter chiarire le idee sul nostro futuro. L’esperienza vissuta con il progetto ATLAS sarà utile per i nostri studi e per la nostra formazione.
Iris Gelain, Sophie Marchetto, Marco Melato, Giampaolo Stimamiglio, classe 4CL
Il professor Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ha aperto la rassegna del nostro istituto dedicata alla celebrazione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, Dante Alighieri. Tema della serata è il canto ventiseiesimo dell’Inferno, il canto di Ulisse e del viaggio. La vicenda si svolge nell'ottava bolgia dell'ottavo cerchio, dove vengono puniti i consiglieri di frode; quale personaggio migliore di Ulisse per illustrare la forza dell’astuzia e dell’ingegno, nonostante tutti i suoi risvolti truffaldini e negativi? Dante descrive un Odisseo diverso, le cui scelte e vita non dipendono più dal volere degli dei olimpici, ma dall’eroe greco stesso, disposto a sacrificare la sua stessa vita (e del suo equipaggio) per la nobile ricerca della conoscenza. Ulisse non si pone alcun limite, per lui non esistono e preferisce andare al di là di quello a cui tutti preferiscono fermarsi: l’ignoto e l'inconscio. Questo suo famoso viaggio lo compie non solo tra i mari, ma anche attraverso sé stesso scoprendo la propria parte più oscura; come la paura dell’oblio, di essere quindi dimenticato, sentimento che spinge Ulisse a partire e che ancora più forte della sua curiosità. Proprio per questo motivo, ponendosi al di sopra di ogni morale, Ulisse ha molto in comune con il Superuomo di Nietzsche, tanto che il poeta Gabriele D’Annunzio (seguace del superomismo per eccellenza) lo “incontra” in una delle sue poesie e inizia con lui un dialogo in merito. Ma la “scia” dellUlisse dantesco ha ispirato anche molti altri autori, riuscendo a dire qualcosa di significativo e di attuale agli uonini di ogni epoca. Al termine della videoconferenza sono sorte molte riflessioni che sono state integrate alla spiegazione del prof. Fontolan, coinvolgente relatore che ha saputo farci appassionare al personaggio di Ulisse rievocando e spiegando le parole di Dante, onorando quindi la ricorrenza.
Articolo di Valentina Zago 5°AL
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